R I V I S T A letteraria N U G A E

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giovedì, febbraio 28, 2008

"Nugae" n.16 (Gen./Mar.2008) - Anno V



Pag. 2 L’EDITORIALE
di Michele Nigro
3 "Tolkien: l’eterno incompreso - nascita e decadenza del fantasy moderno"
di Nick Mur
6 "Il Signore degli Anelli in Italia"
di Lorenzo Gammarelli
10 "J.R.R. Tolkien e la Prima Guerra Mondiale"
di Nancy Marie Ott (traduzione di Angie Padilla)
17 "La simbologia della decadenza in Tolkien, Lewis e Brooks"
di Roberto Paura
19 "Lo spettro magico del fantasy"
di Angie Padilla
21 "Linguaggi e parole"
di Beatrice Sabatini Colucci
23 "Perché devono esistere i draghi"
di Roberto Fontana
27 "Quel che più brami sapere, io toccherò… Harry Potter e il nuovo Realistic Fantasy"
di Matteo Tuveri
31 "John Ronald Reule Tolkien: A Myth Inside Out"
di Maria Rosaria D’Alfonso
33 "Pamela Travers, Gurdjieff e Mary Poppins"
di Francesco Innella e Vittorio Orlando
34 "La Battaglia di Finnsburg"
di Michela Belli
37 "Fuga da Malebolge"
di Anna Marani
38 "625, 4th street Cross Plains"
di Claudio Foti
42 "Occhio per occhio"
di Silvana Sonno
43 "La leggenda Elfica di Hera Gal"
di Claudio Foti
45 LA SOCIETA’ DELLO SPETTACOLO - "Queste Oscure Materie in film"
di Elena Romanello
46 POESIA
di Roberto Fontana
48 POESIA
Autori Vari
50 "Ancora sull’intraducibilità della poesia. L’esempio di Giorgio Caproni"
di Gandolfo Cascio
IL LABORATORIO
di Livia De Pietro
CONTROEDICOLA

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(dal sito della "Tolkien Society")

Nugae is a quarterly Italian literary Magazine, which since 2003 has published essays, novels, poems, articles, interviews and reviews about Literature, Music and Art in general. This issue is entirely dedicated to the extraordinary figure of J.R.R. Tolkien and to the literary genre of the Fantasy.

Page. 2 Introduction - by Michele Nigro
P. 3 "Tolkien: everlasting Misunderstood - birth and decline of the modern Fantasy" - by Nick Mur
P. 6 "The Lord of the Ring in Italy" - by Lorenzo Gammarelli
P. 10 "J.R.R. Tolkien and the First World War" - by Nancy Marie Ott (translaction by Angie Padilla)
P. 17 "The embodiment of the Decadence in Tolkien, Lewis and Brooks" - by Roberto Paura
P. 19 "The magic ghost of the Fantasy genre" - by Angie Padilla
P. 21 "Ways of speaking and words" - by Beatrice Sabatini Colucci
P. 23 "The Dragons exist" - by Roberto Fontana
P. 27 "Harry Potter and the new Realistic Fantasy" - by Matteo Tuveri
P. 31 "John Ronald Reule Tolkien: A Myth Inside Out" - by Maria Rosaria D'Alfonso
P. 33 "Pamela Travers, Gurdjieff and Mary Poppins" - by Francesco Innella e Vittorio Orlando
P. 34 "The battle of Finnsburg" - by Michela Belli
P. 37 "Escape from Malebolge" - by Anna Marani
P. 38 "625, 4th street Cross Plains" - by Claudio Foti
P. 42 "Measure for Measure" - by Silvana Sonno
P. 43 "The Elphic legend of Hera Gal" - by Claudio Foti
P. 45 "His dark materials: the films" - by Elena Romanello

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domenica, febbraio 24, 2008

...dal n.15 Ott./Dic. 2007 al Quinto Anno...

L'EDITORIALE

di

Michele Nigro

“Waiting for Tolkien”
(Aspettando Tolkien)

L’abbondanza e la qualità del materiale letterario presente in questo numero di fine anno costituiscono i piacevoli sintomi di una crescita esponenziale a cui non possiamo e non vogliamo più sottrarci. Con queste sessanta pagine ricche di narrativa, poesia, approfondimenti, rubriche, diciamo “addio!” ad un 2007 generoso e decisivo per il destino di “Nugae” e ci prepariamo ad accogliere un nuovo anno ancor più ricco di novità non solo per il nostro periodico trimestrale, ma anche per altri obiettivi editoriali più sostanziosi che, insieme a Voi, se vorrete, tenteremo di raggiungere.
Le caratteristiche principali del n.15 che state per sfogliare sono molteplici e cercherò di riassumerle, come è mia consuetudine, nel presente editoriale: per prima cosa, pur mantenendo la “vecchia” impaginazione, abbiamo sicuramente migliorato la qualità del prodotto cartaceo in generale grazie al competente intervento della “Cagliostro e-Press” di Cassino (Fr) a cui affideremo, d’ora in avanti, la stampa della rivista “Nugae”. Anche la scelta di un nuovo stampatore è uno dei tanti segnali evolutivi da prendere in seria considerazione: infatti è la prima volta in 5 anni che “Nugae” esce dai “sicuri” bastioni battipagliesi per intraprendere un viaggio estetico e tipografico, alla ricerca della “forma editoriale perfetta” che lentamente, siamo sicuri, raggiungeremo!
La copertina: da sempre luogo adibito alla conoscenza di quegli artisti volenterosi e generosi che con la loro matita hanno animato “la prima di copertina”; abbiamo pensato, in aggiunta all’impatto visivo, di far penetrare il messaggio contenuto nell’immagine anche all’interno delle pagine di “Nugae” con uno spazio messo a disposizione dell’artista: per meglio esprimere il significato del disegno; per condividere le proprie esperienze artistiche con i Lettori… Madrina di battesimo è l’artista “Dalila” (Anna Maria Filocamo) che irrompe sulla scena iconografica di “Nugae” con una tecnica decisamente insolita: la pirografia. Il “soggetto” della copertina ripropone l’antichità e il mistero della scrittura, del segno, stimolando la riflessione su una delle forme di comunicazione più affascinanti della storia umana. Fuoco e Scrittura; Parole indelebili incise nel tempo; il Segno che insegna… Grazie Dalila!
Un’altra novità degna di rilievo è sicuramente la joint-venture editoriale nata tra “Nugae” e la gazzetta italo-napoletana,“’A Chélleta”, ideata e curata dallo scrittore napoletano Mario Visone: a partire dal presente numero troverete questa nuova creatura all’interno di “Nugae” come inserto libero. Per arricchire ulteriormente la nostra esperienza linguistica e culturale, per conoscere o riscoprire la tipica verve che da sempre caratterizza la meravigliosa “lingua napoletana”. E perché no: per farci due risate!
Con grande soddisfazione mi accorgo che “il mondo della Scuola” sta conquistando pian piano un certo spazio anche qui da noi: avevamo avuto sentore di ciò grazie ad alcuni interventi comparsi nei numeri scorsi; poi la discontinuità si è trasformata in presenza stabile grazie a “Il laboratorio” affidato a Livia De Pietro e alla “Didattica della poesia” giunta alla terza “puntata”. E ora il professore Paolo Bartoli e i suoi studenti ci permettono di assistere ad una nuova esperienza scolastica proponendoci un rinnovato dialogo tra Scienza e Letteratura nato tra i banchi di scuola.
Dopo una serie di flirt, letterari e non, con il mondo anglosassone e d’oltreoceano, compare finalmente il primo articolo bilingue (italiano – inglese) della breve storia di “Nugae”. Il primo, forse, di una serie. Grazie anche a te, Maria Rosaria D’Alfonso!!!
Per quanto riguarda i rapporti Redazione - Lettori/Collaboratori, non posso non spendere due parole sul neonato “Servizio di recensione” che, come ampiamente previsto, ha suscitato molti consensi e qualche inevitabile dissenso… Purtroppo anche le avventure romantiche, prima o poi, hanno bisogno di “regole”. Troverete il Regolamento di questo nuovo Servizio nell’apposito riquadro a pag.1 e nel volantino allegato al presente numero…
La scampagnata goliardica volge al termine, miei cari Lettori, per fare spazio a una gestione più salda e rispettosa del nostro lavoro redazionale. Scorgiamo nuovi orizzonti e con essi anche nuove responsabilità: non possiamo più riscaldarci presso i fuochi fatui del “porta a porta” e del “do ut des”. Perché come disse un famoso attore comico toscano in un film di alcuni anni fa: “...ragazzi, la ricreazione è finita!”
Ed è anche per questo motivo che abbiamo pensato di effettuare alcune modifiche al prezzo di copertina - da oggi una copia di “Nugae” costa € 4,00 e non più € 2,50 - e alla quota riguardante l’abbonamento ordinario: da un “populistico” € 15,00 siamo passati ad un più consistente e, forse, meritato € 20,00!
Vi ricordo, infine, l’appuntamento con il prossimo numero a tema di “Nugae” (Gennaio 2008) dedicato alla figura straordinaria di J.R.R.Tolkien e alla letteratura fantasy: avevamo lanciato la tematica del n.16 già agli inizi di Settembre, ritornando dalle vacanze, e devo dire che la risposta partecipata e competente finora riscontrata ci fa ben sperare sugli esiti di questo nuovo numero che, credetemi, è dietro l’angolo del tempo! Quindi, se volete, partecipate a questa nuova avventura letteraria e solcate insieme a noi i mari infiniti della fantasia.
Buona lettura e buon fine anno!


sabato, febbraio 16, 2008

Contro la letteratura intimistica!!!

...reduce, in qualità di spettatore, dalla presentazione di un "libro" alquanto patetico in una scuola della mia zona, sento il bisogno impellente di esprimere alcune mie poco innocenti considerazioni:


Invettiva contro un certo tipo di scrittura.

Ma come ve lo devo dire, care amiche e cari amici che continuate imperterriti a invitarmi a certi eventi, che a me la cosiddetta "letteratura intimistica" non interessa? Ma non vi bastano le mie continue assenze dai vostri happening pseudo-letterari, non vi basta la mia allenata capacità di glissare sulle vostre presentazioni, sui vostri libri patetici pieni di piagnistei e di noiosa scrittura diaristica? Ma in quale lingua ve lo devo spiegare che mi sono rotto ampiamente le scatole del vostro vomitare notizie familiari che non interesserebbero nemmeno al più accanito dei biografi? Lo volete capire che delle vicende della vostra rispettabilissima famiglia non ce ne frega assolutamente niente? Lo volete capire che una cosa è la compassione e un'altra ancora è il morboso sentimentalismo? Basta: sono stanco di questa cronologia dei sentimenti, sono stanco di romanzi-diario in cui si parla del nonno, del padre, della zia, della cugina morta, del gatto dei vicini, della madre santa che ha allevato diciotto figli, del bidello che vi dava la caramella, dello zio prete che è stato fatto beato, della maestra delle scuole elementari che si è immolata come la Goretti per salvarvi dai cattivi... NON CE NE FREGA UN CAZZO!!!
Voglio leggere storie riguardanti puttane redente, transessuali che adottano figli, racconti su alieni diventati sindaci di paese, su stati metapsichici transitori, su vite parallele, su esperienze pre-vita, su memorie filontogenetiche, su sogni quantici, su spiritismo mescalinico, sul postino che bussa alla porta e vi consegna la comunicazione di un'eredità milionaria mentre vi stavate per piantare un colpo in testa... Questo e altro ancora, mi interessa.
Se il vostro psicanalista vi ha consigliato di mettere su carta i vostri ricordi così da scaricare la vostra pesante coscienza e attuare finalmente i dettami di una "terapia scritturale" consigliata da chissà quale insigne scienziato dell'anima o sciamano tibetano emigrato in Italia, abbiate almeno la pietà di non romperci l'anima con presentazioni fiume, durante le quali ammorbate la vita a innocenti scolaresche costrette a sentire le vostre paturnie sennò si beccano un brutto voto in italiano! Abbiate il coraggio di confrontarvi con dei liberi e consenzienti adulti e vedrete come cambierà la musica e come cominceranno a piovere le vere critiche e gli spernacchiamenti. I ragazzi hanno bisogno di un brainstorming e non di una lapide letteraria sotto cui seppellire le loro recalcitranti idee inespresse. Brutte vecchie zitelle raggrinzite e acide: andate a presentare i vostri libri di merda nei cimiteri: lì troverete un pubblico degno della vostra scrittura! Se proprio volete rendere la vita difficile a qualche giovane, prendetevela con i vostri nipoti, a casa... Ma state fuori dalle pubbliche scuole!
Basta con questo diarismo esasperato e inutile, basta con queste lacrimose "lezioni di vita", basta con questi paternalistici consigli sotto forma di pseudo-letteratura, basta con questo vostro cristiano "senso del sacrificio" con cui appesantite le vite dei vostri ignari lettori, basta...!
Ne ho la scatole piene di autori che piangono durante le presentazioni dei propri "libri": non siete voi che dovete piangere, bensì noi...! Ma dove si è visto mai che un autore piange per ciò che ha scritto? Ma allora dove è finito il distacco del descrittore, in quale discarica è stata gettata la scientificità del narratore, in quale baule è stato rinchiuso il necessario ma controllato transfert narrativo tra l'autore e il personaggio dal momento che, maledizione, l'oggetto dei vostri "diari" siete sempre e solo voi? Dove sta la cosiddetta "scrittura creativa", se non create un bel niente ma ci vomitate addosso solo i vostri fantasmi perchè la notte non riuscite a dormire e per voi la scrittura è come il filtrofiore camomilla Bonomelli? Solo che voi vi riaddormentate sereni e noi invece restiamo inorriditi e svegli per quel senso di schifo causato da ciò che abbiamo letto nei vostri libri!
"Citarsi addosso" scrisse Woody Allen, ma almeno i suoi "diari" facevano ridere e compivano una funzione catartica meravigliosa e geniale!!! Il vostro cosiddetto "bagaglio storico", invece, mi causa una sorta di "stitichezza emotiva e intellettiva" che non riesco a risolvere... Care romanziere "rosate", cari "archivisti dell'anima" andate a farvi fottere! Vi manca l'autoironia, la capacità di non prendervi sul serio, vi manca il coraggio nel non trasformare la vostra vita in una finta odissea, vi manca la capacità di ammettere che la vostra, tutto sommato, è stata una vita banale... E ora ve ne venite da noi, grazie a qualche edituricchiolo frustrato che non stampa un segnalibro da quindici anni, e volete farci credere che, tra un incubo e una peperonata che vi ha scombussolato il sonno, la vostra vita in fin dei conti è stata un'avventura? Amici miei: tutte le vite sono avventurose! Nessuno vi chiede di non ricordare i vostri defunti e i vostri eroici parenti che, forse, all'ombra della Grande Storia, avranno anche compiuto gesta formidabili nel loro microcosmo, ma non rompeteci i coglioni il sabato mattina mentre fuori c'è una meravigliosa, seppur gelida, giornata di sole, ricca di promesse e di incontri! Ci sono tanti altri luoghi per presentare i vostri "libri di vita", ma lasciate stare in pace i ragazzi in questa scuola italiana che già si sta sforzando eroicamente per superare le incrostazioni di secolari metodi didattici a base di nozionismo e maestrine impellicciate. Non affondiamola, questa scuola, con i nostri "parti letterari da ospizio"... Se avete voglia di morire con i vostri ricordi, nessuno vi trattiene: sparatevi! Ma non scrivete libri da diffondere nella scuola. Per carità! Lasciate i vostri manoscritti "manzoniani" nel famoso o famigerato cassetto, insieme a calzini e naftalina!
E voi, fidapine permanentate, rotarine sessualmente insoddisfatte e donne in carriera in menopausa che organizzate questi patetici "incontri letterari" crogiolandovi tra la falsa adulazione delle vostre amichette e gli applausi delle mummie prezzolate e incravattate che dal pubblico esalano il loro ultimo respiro in nome della "buona narrativa": VERGOGNATEVI! Andate a casa e bruciate le vostre biblioteche come in un necessario e, stavolta, salvifico "Fahrenheit 451" di bradburiana memoria: i libri che avete letto (se mai avete letto cose davvero stimolanti) non sono serviti a nulla! Rassegnatevi!
Aveva ragione, allora, il grande e incompreso Giovanni Papini quando raccomandava un cambio di rotta, all'inizio dello scorso secolo, dicendo: "Chiudiamo le scuole!" E' vero, chiudiamo le scuole: ma con voi dentro! Seppelliti vivi!!! Per sempre! Verrete ritrovati dopo secoli da futuristici archeologici e i vostri scheletri conserveranno ancora un dito ossuto puntato verso l'alto come a voler dare l'ultima, eterna lezione ai posteri. Luridi passatisti che odorate di muffa, archivi e album di famiglia: andate definitivamente de retro!
Infine vorrei fare pubblica ammenda se in passato ho pubblicato o, peggio ancora, ho scritto cose che in un certo qual modo si avvicinavano a un tentativo di condivisione della "mia storia" con i Lettori. Perdonatemi! Mi sono pentito! Ho vergogna di me stesso! Non si ripeterà più! Ma sbagliando si impara! Io, almeno, imparo: ma c'è chi ostinatamente continua fino alla morte sulla strada di una vomitevole e raccapricciante letteratura intimistica.
Non mi resta che lasciarvi con il meraviglioso testo di una canzone dei Pink Floyd che ha fatto la storia della musica rock psichedelica; una frase cult che dovrebbe diventare il motto di guerra di tutti quelli che, pur operando nell' "istituzione scolastica", hanno il coraggio (e sono tanti, per fortuna!) di proporre, di stimolare e mai di imporre. (m.n.)

"We don't need no education

we don't need no thought control

No dark sarcasm in the classroom

Teachers leave the kids alone

Hey teacher leaves the kids alone

All in all its just another brick in the wall

All in all you're just another brick in the wall"